“Il mio posto nel mondo…” sta per arrivare

tristezza

E guardavo dalla finestra e mi sembrava che la vita degli altri fosse più bella della mia. Sembrava che tutti stessero compiendo il loro destino, nella massima completezza della propria felicità, mentre io restavo solo uno spettatore assorto. Volevo captare il segreto nascosto nei loro movimenti, nelle loro parole e nel loro lavoro quotidiano, ma sembrava che questo privilegio non mi fosse concesso. D’altronde perché doveva essermi concesso tale privilegio? Chi ero io per poter guardare e, magari, giudicare gli altri? Nessuno, perché nessuno mi sentivo. Provavo il nulla più totale, perché la vita non mi aveva confessato il segreto della felicità, non avevo la chiave che aprisse tutte le porte ma neanche di una soltanto…

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